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Lanzarote
(di N. Langiano)                                                                                                                                          

Lanzarote - Spagna

Immagine
Lanzarote è bellissima, soprendente e inaspettata…un sogno ad occhi aperti! Questa è la prima, banale, informazione che vogliamo condividere. Raggiungerla dall’Italia è relativamente facile, il volo non supera le 4 ore e mezza di viaggio, tuttavia i collegamenti diretti da aeroporti italiani per l’Aeroporto della capitale Arrecife non sono molti. Sono operati da Ryanair con partenza da Orio al Serio, Milano Malpensa e Bologna. Da altre città italiane invece è raggiungibile con scalo per mezzo di altre compagnie aeree quali Iberia, Swissair, Air Berlin, Vueling, TuiFly, Easy-Jet, Air-Europa. I costi del volo non sono propriamente low-cost nei principali mesi estivi ma si possono trovare cifre estremamente basse se si opta per mesi meno gettonati quali ottobre, novembre, aprile e maggio.

E' l'isola canaria tra le meno famose al turismo italiano, probabilmente, rispetto alle ben più note Tenerife, GranCanaria e Fuerteventura. A nostro avviso però è sicuramente la più sorprendente. Sarete coinvolti in un tourbillon di emozioni, dalla terra dei fuochi alla spiaggia dei surfisti. La natura, per come siamo abituati a intenderla per colori e vegetazione è l'unica cosa assente, a causa della natura vulcanica dell'isola. Vi sembrerà di vivere in un enorme barbeque a cielo aperto! Si, avete letto bene! L'eruzione del Timanfaya, il maggiore vulcano dell'isola, nel settembre del 1730, dopo numerosi terremoti, inizia una lunga serie d’intense eruzioni vulcaniche. In pochi anni l'isola è sconvolta e cambia totalmente la propria fisionomia. Alcune zone, ancora oggi sono caratterizzate dall'assoluta assenza di vegetazione e totalmente desertiche e rocciose (le rocce sono di color nero/grigio scuro). Non sono molte le strade di Lanzarote ma tutti i centri abitati sono facilmente raggiungibili e le indicazioni turistiche sono molto chiare permettendo di girarla con estrema facilità anche senza navigatore. Non potrete non notare quanto perfette e curate siano tutte le strade dell’isola e quanto piacevole e imperdibile sarà il vostro Fly&Drive attraverso distese vulcaniche che muoiono nel blu dell’oceano.

Il clima è pressoché costante tutto l'anno, anche se nei mesi invernali fa buio presto (verso le 16,00) e la temperatura cala notevolmente la sera; personalmente, la nostra vacanza è stata ad Ottobre e, nelle ore più calde, i classici 24 gradi “garantiti dal particolare microclima delle canarie” non sono mai mancati, permettendo di vivere anche la spiaggia e il sole.

Arrecife è la capitale, Puerto del Carmen è il centro turistico, a pochi km dall'aeroporto dell'isola che si trova a ridosso della capitale; entrambi i centri abitati molto piccoli ma ben serviti e ricchi di servizi di ogni genere.

Dal primo giorno a Lanzarote potrete cominciare a scegliere da quale delle tante attrazioni naturalistiche dell’isola cominciare a esplorarla. Un tema comune di molte attrazioni è il tocco architettonico ricercato e avveniristico. Si deve, infatti, a Cesar Manrique, architetto famosissimo canario la scelta di integrare le attrazioni naturalistiche dell’isola con un turismo eco-sostenibile impreziosito da opere architettoniche.

Se sarete bravi, riuscirete a vederle tutte! In dettaglio:

Parque del Timanfaya
: un grande parco vulcanico a sud dell’isola, set di alcune scene del film “2001 odissea nello spazio” grazie al suo paesaggio “marziano” in cui i colori rosso e nero-lava danno al parco un tratto assolutamente unico! Il parco si visita in auto, pagando una piccola quota d’ingresso, è tratteggiato da ciò che Manrique fece diventare il simbolo del parco stesso e cioè la statua “El Diablo”, un piccolo spiritello che secondo gli antichi abitanti dell’isola governava le eruzioni vulcaniche. Sempre Manrique volle la costruzione nel parco, tra i vulcani, di un ristorante a dir poco unico e inaspettato il cui segreto non ve lo sveliamo qui perche dovete provare la sorpresa inaspettata di scoprirlo voi stessi!

Los Hervideros: “hervir” in spagnolo vuol dire bollire! Ed è questa la sensazione che proverete camminando per i percorsi protetti tra le rocce a strapiombo sull’oceano in cui le immense onde, che sbattono sulle rocce ed entrano nelle grotte, creano vapori di schiuma e suoni mai percepiti prima! Beh…questo è davvero ciò che si può definire uno spettacolo naturale! Non si può perdere l’occasione di visitare questo luogo perché ve lo porterete per sempre negli occhi!

Mirador del Rio: Lanzarote è l’isola più a nord dell’arcipelago canario. Davanti a lei solamente una piccola isoletta chiamata “La Graciosa” che si può ammirare in tutta la sua estensione dal Mirador del Rio. Rio in spagnolo vuol dire fiume ma fiumi non ce ne sono a Lanzarote. E’ il nome che Manrique diede a questa struttura in cima alla montagna del capo nord dell’isola, la quale è separata da La Graciosa da una stretta striscia di mare che sembra un fiume.

Jameos de Agua/Fundacion Casa Manrique: qui visse il grande pittore, artista, ecologista Manrique, e qui venne creato un museo architettonico a cielo aperto che tra grotte, piante tropicali e inaspettate piscine racchiude tutte le anime di Lanzarote… i suoi colori, i materiali di cui è composta, la vegetazione tropicale, l’acqua, il sole e una bellezza inconfondibile!

Monumento al Campesino: il bianco acceso del monumento contrasta coi colori scuri che lo circondano. E’ costruito con serbatoi d’acqua di barche, a raffigurare quanto preziosa sia l’acqua per i contadini di Lanzarote.

Cueva de Los Verde
: quando l’isola fu minacciata dai Corsari, la famiglia Verde costruì dei labirinti sotterranei in cui rifugiarsi di cui poi divenne proprietaria.  I secoli successivi resero questi cunicoli tra le rocce vulcaniche un labirinto di circa 7 km che oggi è esplorabile ocn guide dedicate e che vi riserverà una sopresa che come nel caso del Timanfaya non vi sveliamo qui!

Le attrazioni di Lanzarote non finiscono qui ovviamente… se avrete ancora tempo visiterete il Lago Verde, Famara con la sua spiaggia lambita dai venti che diventano l’ossigeno dei surfisti; Playa Blanca a sud dell’isola da cui potete imbarcarvi per una giornata di mare caraibico a Corralejo sull’isola di Fuerteventura che dista solo 30 min. di traghetto.

Restando a Lanzarote invece quando la voglia di spiaggia diventa irresistibile allora è il momento di visitare “Playa Papagayo” all’interno di un parco naturale di spiagge che si susseguono e si raggiungono in auto. Qui i colori cambiano! Qui l’oro, il giallo, l’azzurro del mare vi catapultano in luoghi che mai immaginereste esserci a Lanzarote… un mare stupendo, chiaro, con spiagge lunghissime e calette protette da rocce lisce, stondate, rossastre. Non ci sono altre parole per descrivere le spiagge di Papagayo se non quelle proferirete voi quando le visiterete!

Concludiamo questo diario di viaggio con una curiosità: Lanzarote deve il suo nome a Lanzerotto Malocello, il navigatore genovese, originario di Varazze (SV),  che per primo la scoprì nel 1312 e che la occupò per diverso tempo. 



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Link Utili

http://www.aena-aeropuertos.es/csee/Satellite/Aeropuerto-Lanzarote/en/Home.html

http://www.turismodecanarias.com/isole-canarie-spagna/ufficio-turismo/isola-di-lanzarote/

http://www.turismolanzarote.com/


http://www.lanzarote.com/LugTimanfaya-in.html

http://www.aial.eu/index.html

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