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Bagnoregio
(VT)


(di niktrip.org)
Immagine
Civita di Bagnoregio è un'autentica scoperta!

Sconosciuta ai più è in realtà uno dei borghi più antichi d'Italia.

E' situato a pochi km da Bagnoregio, paese in provincia di Viterbo (30 km da Civita), al confine tra Lazio e Umbria. E' meglio nota a tutti come "La città che muore".

E' stata denomita così, infatti, dallo scrittore Bonaventura Tecchi per due motivi: è un piccolo borgo abbandonato (gli abitanti che vivono li sono pochissimi) e sorge su una massa di tufo soggetto a erosione.

E' facilmente raggiungibile perchè è a pochi Km sia dall'uscita di Orte che dall'uscita di Attigliano dell' autostrada A1 Milano-Napoli.

Il borgo di Civita di Bagnoregio, come detto, è molto piccolo e ci si può accedere solamente a piedi, attraverso un ponte di cemento armato che, oltre ad accompagnare i turisti, agevola la comunicazione con "il resto del mondo" agli abitanti del luogo (che in realtà hanno il permesso di poter accedere al centro storico con ciclomotori o biciclette).

Poichè è un patrimonio culturale, prossimo a far parte di quelli dell'Unesco, è necessario pagare 1,5
euro all'ingresso, proprio poco prima di percorrere il ponte. Se lo si desidera, con 3 euro in tutto, è possibile abbinare anche la visita al museo geologico e delle frane. Personalmente, lo consigliamo perchè, oltre a divertirsi nel vedere una riproduzione (plastico) del borgo, è interessante apprendere il perchè la città sia "morente", dal punto di vista geologico e territoriale. Non ci dilunghiamo oltre perchè vogliamo lasciarvi la curiosità di passeggiare tra resti di conchiglie e fossili del luogo.

Nel borgo l'atmosfera è a tratti surreale. Al di la della presenza di turisti e qualche ristorante, sembra di essere in un borgo mediovale dove tutto è lasciato allo scorrere del tempo; il tufo e il silenzio che domina il paesino riporta indietro di secoli. E' possibile anche visitare un'antico frantoio dove, per altro, hanno girato la serie televisiva del film Pinocchio.

Attraversato il ponte di acciaio, si passa attraverso la Porta di Santa Maria, che è scavata nella roccia
e da cui si può osservare qualche tratto della cinta muraria originaria. Superata la Porta, non mancheranno piccole piazze, palazzi eleganti alternati a casette più modeste e disabitate.

Piazza San Donato (caratterizzata da una pavimentazione formata da terra e brecciolino), la Grotta di San Bonaventura, l'ex-Duomo di San Donato (dove è possibile osservare un antico crocifisso in legno) e una serie di stretti vicoli del borgo, cortili e graziose botteghe artigiane renderanno unica la vostra visita in uno dei borghi più particolari d'Italia.

Gli scorci verso la Valle dei Calanchi, che al tramonto è uno spettacolo imperdibile, vi lasceranno
la voglia di tornare ancora a Civita. I Calanchi sono fenomeni rocciosi, conseguenze delle erosioni.

Per mangiare c'è l'imbarazzo della scelta, sia a Civita che a Bagnoreggio; il piatto tipico sono le fettuccine fatte con sugo di cinghiale o salsiccia e funghi, oltre che gli immancabili taglieri di affettati e formaggio, quest'ultimi abbinabili anche a moltissime marmellata tra cui quella di peperoni.

Consigliamo il ristorante Almacivita (ma è possibile anche soggiornare), situato nel centro del borgo: il giusto mix tra professionalità, sapori e piatti tipici, prezzi nella media.

Curiosità: La prima domenica di Giugno e la seconda di settembre si svolge il secolare Palio della Tonna, nella piazza di San Donato; si sfidano le contrade di Civita a dorso di un asino!


Link Utili:

http://www.museo-geologico.it/
http://www.infoviterbo.it/valle-dei-calanchi.html
http://www.almacivita.com/

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